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Missione #5: “Convincere qualcuno a urlare oppure.me”

MILANO (Día-río) – Milano perché lì è cominciato tutto, ma a questo punto ho realizzato le prove a Catania. Qui la quinta missione

Il potere dei bumper pubblicitari

I bumper pubblicitari di Italia 1 hanno fatto “scuola”. Tra la gente, soprattutto tra i ragazzi – è inutile negarlo – continuano a spopolare nonostante non siano più una novità. La viralità di questo fenomeno è tale che – e sono certo sarà capitato a tutti di sentirlo – davanti a una telecamera in molti non riescono a resistere alla tentazione di dire, guardando fisso l’obiettivo: “Italia 1”.

In qualunque festa, al momento del filmino – c’è chi lo dice persino nelle foto – non mancano mai. Anche senza un’apparente ragione, visto che il filmino in questione non viene generalmente mandato a Mediaset come bumper. Ossia come sigla da collocare in precedenza e a chiusura di tutte le sequenze di spot. La prova di oggi, la quinta missione, ero certo sarebbe stata interpretata dalle persone coinvolte così. Ed infatti è successo…

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13.07.2012

Università in centro, e parcheggiare diventa una missione di guerra

Parcheggiare in centro a Catania è molto difficile, questo è un dato assodato. Parcheggiare nella zona di piazza Dante è una “missione di guerra”. Vuoi perché materialmente il numero delle auto è superiore al numero degli stalli presenti in zona, vuoi perché gli stalli presenti sono tutti a pagamento, vuoi perché lì dove rimangono degli spazi liberi c’è il posteggiatore abusivo pronto a chiederti quella “sorta di pizzo” quotidiano. E per gli studenti diventa un incubo andare in facoltà.

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Cremazione e cattolicesimo, oggi si può

Cremazione e fede cattolica, un connubio oggi possibile ma che in passato ha visto la Chiesa schierarsi apertamente contro questo tipo di pratica funeraria. Per cercare di comprendere meglio quale è la posizione attuale della Chiesa, considerando l’importanza che questa ricopre per l’opinione pubblica e per le scelte dei fedeli, abbiamo approfondito il tema con l’arcivescovo di Catania, Salvatore Gristina.

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Università, corsi ad “esaurimento” e tassa che levita da 600 a 2.500 euro

Capita che uno studente immatricolato in un pubblico ateneo si ritrovi nel corso della sua carriera universitaria iscritto in un ateneo privato. Tutto questo senza avere alcuna alternativa e con la conseguente impennata delle tasse da pagare. È quanto è accaduto in questi ultimi anni fra Catania ed Enna. Ed è quello che una studentessa catanese ha voluto denunciare.

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Una giornata di pioggia-ordinaria ai piedi dell’Etna

La serata di ieri – e la giornata di oggi – mi ha fatto venire alla mente quanto scrivevo due anni fa sul rapporto tra le strade di Catania e la pioggia. A parte il fatto che oggi c’è l’anticipo di Serie A Catania – Inter e quindi il traffico in centro sarà già di suo eclatante, credo che non sia cambiato assolutamente nulla da allora. Anzi sì, probabilmente, molti tombini sono otturati dalla recente pioggia di cenere vulcanica e gli allagamenti in molte strade della città dopo l’acquazzone di ieri, ne sono la prova!

Inizia tutto con un po’ di nuvole che, improvvisamente, si appesantiscono e si gonfiano d’acqua, ed ecco fatto: all’orizzonte non si vede più il Mongibello e contemporaneamente, sul golfo, i lampi immortalano Catania con accecanti flash. Per chi ama la forza della natura le saette sulla piana sono spettacolo puro, per quelli fobici il rimbombo dei tuoni è suono insopportabile, per chi “comunque” deve andare fuori casa è, semplicemente, l’ora di mettersi le mani sulla testa. Le alternative sono tre…

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Business, ad ottobre Catania ospiterà una kermesse italo-russa

La città etnea centro degli accordi commerciali fra l’Italia e la Russia. Almeno è quello l’obiettivo della XIX sessione della task force italo-russa per lo sviluppo dei distretti e delle piccole e media imprese, che si terrà a Catania dal 20 al 20 ottobre. La kermesse di tre giorni è organizzata dal ministero dello Sviluppo Economico, dipartimento per l’Impresa e l’Internazionalizzazione, in collaborazione con lo sportello per l’internazionalizzazione della Regione Siciliana, Sprint Sicilia.

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Impianto di cremazione, il Comune di Catania non dà alcuna certezza

In Sicilia l’uso della cremazione stenta a decollare. Ciò avviene non solo perché nell’Isola questo tipo di cultura non è del tutto affermata ma anche, e soprattutto, per la mancanza di strutture sufficientemente adeguate. 

L’unico impianto di cremazione esistente in tutta l’Isola si trova a Palermo, all’interno del Cimitero monumentale dei Rotoli. È un forno vecchio di vent’anni, malfunzionante, che non fa certo onore alla Sicilia, costringendo a lunghe attese se non addirittura ad angoscianti trasferimenti delle salme in altre strutture sul territorio nazionale, comportando notevoli sacrifici e incrementi dei costi.

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Ultimo addio a Salvatore Licitra, tenore e talento indiscusso della musica

Numerosi e commossi i messaggi di cordoglio per la morte del tenore Salvatore Licitra, morto all’età di 43 anni. Dopo la sua dipartita, avvenuta lo scorso lunedì all’ospedale Garibaldi di Catania, è stata allestita la camera ardente aperta dal primo pomeriggio di ieri nel foyer del Teatro Massimo Bellini di Catania. La salma resterà esposta anche oggi dalle 10 alle 17 e le bandiere sulla facciata del teatro resteranno a mezz’asta. Il Teatro “accogliendo per l’ultima volta il grande tenore siciliano”, esprime “tutto il proprio cordoglio e il proprio rimpianto per la perdita di una delle voci più limpide e importanti del mondo dell’opera e dell’uomo dalla grande umanità e dal tratto signorile”. Licitra aveva cantato per l’ultima volta nel Teatro Massimo Bellini nell’ottobre-novembre del 2007.

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A Catania i sindacati chiedono incontro col Prefetto

I segretari dei principali sindacati catanesi, “allarmati dal primato catanese in materia di infortuni sul lavoro”, hanno chiesto un incontro con il nuovo prefetto, Francesca Cannizzo.

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Corpo dei pompieri all’asciutto a Catania. “Squadre al minimo storico”

“Le squadre operative che affrontano il periodo estivo per tutta Catania compresa la zona Nord sono soltanto due, più altre sei che copriranno la provincia. Solo pochi anni fa (2008-2009) le squadre operative solo per Catania e zona Nord nel periodo estivo erano almeno sei, ma adesso grazie al completo disinteresse della classe dirigenziale ministeriale, aggravata dal blocco dei concorsi e dalla mancanza quindi di nuove assunzioni, si rischia un completo black-out del soccorso alla popolazione”.

Si sta parlando di squadre operative di Vigili del fuoco ed a denunciarlo, attraverso un comunicato, sono il segretario provinciale della Uil-Pa, Armando Algozzino, e il segretario provinciale della Uil-Pa Vigili del fuoco di Catania, Casimiro Di Fiore.

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In Sicilia lo sviluppo economico è possibile!Ecco perché…

Sembrano affacciarsi all’orizzonte nuove opportunità di sviluppo per l’economia siciliana. Le buone notizie giungono in particolare dal campo delle industrie energetiche, un “territorio” dalle potenzialità immense e dentro il quale l’Isola potrebbe trovare soluzioni ai numerosi problemi di natura economica che l’attraversano. Due, precisamente, gli eventi chiave per giustificare questo ottimismo: la recente apertura dello stabilimento di pannelli fotovoltaici di seconda generazione della 3Sun nella zona industriale catanese; e il via libera del Consiglio di Stato al rigassificatore di Porto Empedocle.

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Continua l’allarme alga tossica sulle coste siciliane. Il punto sulla questione!

L’alga tossica continua a creare problemi nelle coste palermitane. Le guardie mediche sembrano essere prese d’assalto dai bagnanti e dai turisti semplicemente spaventati o realmente colpiti da malessere e intossicazioni. Le sensazioni più diffuse sono difficoltà alle vie respiratorie, senso di soffocamento, occhi rossi e a volte febbre.

Principalmente per questa ragione l’assessore regionale all’Ambiente, Gianmaria Sparma, non abbassa minimamente l’attenzione sulla questione dell’alga tossica, in particolare dopo i rilievi compiuti dall’Arpa Sicilia che confermano la presenza di limiti superiori alla norma in alcuni tratti della costa settentrionale siciliana.

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Catania salvo… e i calciatori si scatenano sull’aereo al gol del Genoa

Catania in salvo: i calciatori si scatenano sull’aereo al gol del Genoa che affonda la Sampdoria e da la certezza aritmetica al Catania. L’aereo Windjet del presidente Pulvirenti ringrazia! Il video postato da Telizzi mostra un lato molto casalingo, se vogliamo anche più umano, ed apprezzabile di questo mondo miliardario.

Catania, dramma Multiservizi: “ridatemi il lavoro o mi suicido”

Così parla a “Livesicilia” Francesca Saglimbene, una delle dipendenti della Multiservizi che da oltre 48 ore minaccia di buttarsi giù dalla finestra del secondo piano di Palazzo degli Elefanti.

(Per LiveSicilia)

Multiservizi al Comune: alta tensione e minacce di suicidio

“A me il posto di lavoro è stato dato dal Comune e dalle Autorità portuali a titolo di risarcimento morale per l’incidente in cui ha perso la vita mio padre in mare. E adesso mi ritrovo in mezzo alla strada. Il sindaco non guarda nessuno in faccia”. Così parla a “Livesicilia” Francesca Saglimbene, una delle dipendenti della Multiservizi che da oltre 48 ore minaccia di buttarsi giù dalla finestra del secondo piano di Palazzo degli Elefanti.

Temono la conferma del passaggio dalla società partecipata ad una ditta privata: la Dussman Service. Le proteste iniziate la scorsa settimana con l’occupazione di Villa Pennisi a Librino, sede della società partecipata dal Comune, si sono riaccese durante il weekend, quando sono state recapitate ai 179 lavoratori le lettere di licenziamento.
Questi passerebbero dalla certezza alla più totale incertezza. Infatti, l’impegno contrattuale della privata Dussman durerà soltanto fino a giugno, garantendo 36 ore settimanali. Per luglio e agosto è prevista la disoccupazione e poi, a settembre, dovrebbero essere rimodulati nuovamente i contratti con il rischio della cassa integrazione.

Da lunedì il Comune è occupato, in cinque minacciano il suicidio direttamente dalla finestra del Municipio. “Siamo 180 persone messe in mezzo alla strada, – si sfoga Saglimbene – ognuno ha un caso diverso, ognuno ha un caso particolare e nessuno meritava questo. Le promesse le fanno e poi non le mantengono”. La tensione sale, tanto che una delle occupanti è stata portata in ospedale per un malore, la protesta continuerà ad oltranza. “Non ci fermeremo perchè le nostre famiglie devono mangiare”.

(Per LiveSicilia)

Occupazioni e proteste dei lavoratori Multiservizi Catania

Prima di occupare il Comune, nel weekend i 179 lavoratori disperati della Multiservizi Catania avevano occupato la loro sede di Libirino, Villa Pennisi.

(Per Catania Oggi)

INTERCETTAZIONI. Catania, giunta comunale: scoppia una rissa

Catania, giunta comunale: scoppia una rissa. L’assessore Fatuzzo aggredisce l’assessore Rotella con una sedia. L’assessore De Felice, nel tentativo di separarli si rompe un braccio.

(Per “S” – LiveSicilia – di aprile 2011)

Strisce blu: irregolarità vera o presunta, restano un problema

Quattro approfondimenti. Come nel resto d’Italia, anche in Sicilia trovare parcheggio – soprattutto se in centro – costituisce un problema serio per i cittadini. Che sia a pagamento o gratuito, poco importa, lo stress per l’automobilista, costretto suo malgrado a girare e rigirare in cerca di spazi vuoti, è assicurato. Recentemente però, il programma televisivo delle Iene ha rilanciato la questione sugli spazi a pagamento (strisce blu), denunciando l’irregolarità della maggior parte delle aree destinate a questo tipo di sosta.

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Ikea, impatto positivo sul territorio catanese

Il negozio Ikea Catania, aperto recentemente, sta rappresentato per diverse centinaia di persone un’importante opportunità di lavoro. Basti osservare il dato record dei 47.312 curricula ricevuti dall’azienda – dal 20 settembre al 10 ottobre – per capire le grandi aspettative del territorio nei confronti del gruppo svedese.

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Un museo internazionale in Corso dei Martiri a Catania. Idea per attrarre turisti e creare sviluppo

“Corso Martiri della Libertà rappresenta una delle poche opportunità che ha Catania per creare qualcosa che porti turismo e sviluppo. Italia dei Valori propone un grande museo di fama internazionale, così come nella città di Bilbao. Lì, la realizzazione del Guggenheim ha avuto ricadute positive sull’economia del territorio”.

Queste le parole di Massimo Caponetto, presidente di SOS Catania, durante la campagna promossa per sensibilizzare la cittadinanza sul “caso Corso dei Martiri”, un buco al centro della città con un potenziale gigantesco.

“Corso dei Martiri – racconta il dott. Caponetto – è una ferita aperta per Catania da più di 50 anni. Sono tanti i progetti che si sono susseguiti nel tempo. L’unica cosa certa è che si rischia di avere un nuovo caso Piazza Europa. Il rischio di far diventare quella zona un far west, speculando e creando cementificazione selvaggia è altissimo”. Fra baracche abusive, parcheggi per camion, stazione per autobus e “giostre di paese” lontane anni luce dall’essere attrazioni turistiche, lo stato attuale di questo spazio enorme è desolante. Tuttavia, denuncia il rappresentante di Idv, “le informazioni riguardo al progetto dell’amministrazione sono scarse. Si parla di abbattere l’Amerigo Vespucci, una delle poche scuole antisismiche di Catania. Si parla di costruire un teatro, quando quelli che ci sono vengono scarsamente finanziati. Si parla di fare un albergo, quando non si curano le strutture che dovrebbero attirare i turisti. E poi una cubatura enorme, rispetto a quella originaria, consegnata ai privati senza che si sappia realmente cosa ci vogliono fare”.

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Il mito della Catania bella

Rassegna stampa (Catania)…

Inizio con questo interessante articolo di Salvo Pappalardo pubblicato sul quotidiano online Catania Oggi una nuova rubrica su Catania. Le critiche più attente, i punti di vista più interessanti, le opinioni più autorevoli ed azzeccate, le immagini, insomma quello che per me rispecchierà con maggior fedeltà l’andamento della Città etnea.

C’è più di un motivo se il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, denuncia: “Oggi la capitale della mafia imprenditrice non è Palermo ma Catania”. Flashback, frasi già sentite, macigni che sembrano, checché se ne dica, non provocare nessuna reazione nei catanesi. Non è passato molto tempo da quando, la figlia dell’Avv. Serafino Famà, in un’intervista disse: “Catania non riesce a reagire, neanche a Palermo c’è tanta indifferenza”.

Eppure camminando nei pressi del centro storico, o spostandoci nelle zone panoramiche della città, non sono pochi i catanesi che si riempiono la bocca di paroloni a effetto: da una parte elogiando le meraviglie che questo luogo ci offre dall’altra tralasciando tutto il resto. I cittadini sono, con orgoglio, divenuti maestri nello sport del menefreghismo, e non solo per il disinteresse verso i problemi che affliggono la nostra città, piuttosto verso tutto ciò che si pone al di fuori di un proprio tornaconto personale. La politica è solo uno dei tanti aspetti, dove si fa evidente il distacco fra la città e i cittadini: non si sa se per ideologia o interesse personale, fatto sta che un’amministrazione, dopo aver portato una città al collasso finanziario, non sarebbe mai stata rivotata in nessun altro luogo al mondo. Catania, evidentemente, costituisce una triste eccezione. Ignoriamo volutamente il degrado che ci circonda, non lo guardiamo in faccia, ci rifugiamo in un mondo tutto nostro fatto di sole, mare e paesaggi incantati. Non importa se a due passi da noi c’è una città sporca, invivibile e insolente; tutto ciò non ci tocca.

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G. Castiglione: “un progetto politico di medio e lungo respiro che su base regionale non c’è”

“Credo che la Regione debba assolutamente ascoltare il grido d’allarme degli amministratori locali, delle categorie produttive e sociali per iniziare a dare risposte concrete, cominciando, innanzitutto, a sbloccare la burocrazia regionale che è paralizzata da oltre due anni”. Questo lo sfogo del Presidente della Provincia di Catania Giuseppe Castiglione, commentando i dati pubblicati dal Sole 24 ore, che posizionano le province siciliane come fanalino di coda.

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Al Comune di Catania, appalti copiati e bilanci gonfiati

Il bando per l’appalto dell’informatizzazione comunale è stato copiato (errori compresi) dal sito internet di una delle imprese partecipanti alla gara. ECCO LA PRIMA PARTE DELLA REGISTRAZIONE SUI BILANCI COMUNALI PERVENUTA NELLA REDAZIONE DI SUD
L’Ing. Maurizio Consoli che ha scoperto tutto è stato ingiustamente licenziato.
Sud ha ricevuto in redazione la registrazione di una conversazione in cui noti dirigenti comunali spiegano in che modo verrebbero gonfiati i bilanci del Comune di Catania
PRIMA PUNTATA

(Minuto 16:25)

1: Non è la maniera migliore questa, la giunta ha sbagliato e non ha sbaglia… la giunta è stata indotta da lui allora ed i motivi io li capisco quali sono.

2: Da lui chi? Da ………………. (si sovrappongono le voci).

1: E no, il sindaco. È orientato (incomprensibile) Questo vuole portare a bilancio chissà quali somme che vengono dal recupero evasione, tutte con operazioni fittizie.

2: Ho capito.

1: Capito? Quindi lui si vuole portare 10 milioni di qua 20 milioni di là e 30 di là. Giusto accussi abbessa.

2: Chistu era il metodo Castorina (1: Certo!) che poi ci ha portato (1: Bravo!) all’abuso d’ufficio.

1: Esatto! E ci stiamo ritornando.

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Le discariche del Boschetto della Playa. La Multiservizi responsabile

Parafrasando, potrebbe dirsi che “c’è del marcio al Boschetto della Plaia”. Il dubbio ti assale ferocemente una volta constatato che tra i vialetti e gli storici eucalipto finisci con l’imbatterti su una vera e propria discarica abusiva (in verità più di una) a cielo aperto. Il tutto avviene all’interno di un parco pubblico e (se può voler significare qualche cosa) ad appena due passi dalle sedi della Polizia di Stato e dalla Polizia Municipale che si trovano attorno. Il vero paradosso è tuttavia dietro l’angolo poiché la montagnola di inerti di ogni genere e specie depositata lì sarebbe opera di chi avrebbe il compito di curare e mantenere pulita l’area. E’ infatti la Catania Multiservizi SpA ad avere mandato di mantenere pulito un parco che per la cronaca, costituisce da solo il 20% dell’intero verde presente in città.

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“Arrusti e mangia”: blitz della Municipale in via Plebiscito

A Catania si sa l’abusivismo è di casa, perciò sorprende positivamente assistere ad un intervento deciso della Polizia Municipale per mettere ordine in un quartiere come l’Antico Corso. Infatti, gli agenti sono intervenuti in via Plebiscito sequestrando il materiale e multando le famose trattorie site tra la via Lago di Nicito e la via Nino Martoglio. Queste macellerie diventate negli anni vere e proprie trattorie avevano da tempo occupato abusivamente il suolo pubblico con tavoli e bracieri delimitando il tutto con fioriere e separé.

LA CRONACA. (vedi qui le foto) La Polizia Municipale, su disposizione dell’amministrazione comunale in collaborazione con la Polizia di Stato e l’ASP n. 3, si è repentinamente presentata davanti ai gestori delle cinque trattorie specializzate nel “arrusti e mangia”. Grande la sorpresa dei sempre numerosi clienti davanti all’autocisterna del comune, ai due camion dell’igiene pubblica ed alle pattuglie. Mentre l’irritazione dei gestori di fronte al verbale ed al sequestro dei bracieri e dei tavoli era palpabile: “Non ci lasciano lavorare” dicevano alcuni dipendenti con voce agitata.

La situazione era pericolosa anche per i clienti stessi seduti a mangiare in strada ad un passo dalle automobili e dai motorini di passaggio. Tra l’altro, a causa dell’indebito uso dei marciapiedi e delle auto parcheggiate in doppia fila la carreggiata stradale si restringeva creando un imbuto pericoloso in caso di emergenza, considerando anche la vicinanza del pronto soccorso ostetrico del Santo Bambino e del pronto soccorso del Vittorio Emanuele. Molte, inoltre, le lamentele degli abitanti dei vicini palazzi, ormai stufi della continua confusione.

Interviene il Commissario Rosario Nicotra della Polizia Municipale.

-Cosa succede in quel tratto della via Plebiscito?

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Comprare un biglietto aereo low cost? Meglio farlo 8 settimane prima

Otto settimane prima della partenza, sarebbe questo il miglior momento per acquistare un biglietto aereo low cost. È quanto risulta da una ricerca condotta da un economista giapponese che lavora presso l’Università Carlo III di Madrid, Makoto Watanabe. Il suo studio, pubblicato sull’autorevole rivista Economic Journal, potrebbe essere utilissimo a molti viaggiatori per i quali è fondamentale che il viaggio sia a basso prezzo; come confermato anche dall’Istat che, non a caso, da quest’anno ha inserito, dopo quelli europei, anche i voli low cost nazionali nel paniere per misurare il costo della vita degli italiani, sintomo di una società che non né può fare più a meno.

Che per risparmiare si debba comprare in anticipo non è certo una scoperta, chiunque usi le compagnie no frills ne è a conoscenza. Infatti, la loro politica aziendale impone di abbassare il prezzo dei ticket per incentivare le vendite, e questo accade proporzionalmente alla lontananza dalla data di partenza. Tuttavia, acquistare il biglietto con troppo anticipo può essere un cattivo investimento perché c’è sempre il rischio di cambiare programma e perdere il denaro speso. Mentre se lo si compra pochi giorni prima della partenza si rischia di trovare prezzi proibitivi. E allora, come bisogna muoversi per trovare le offerte migliori?

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Studenti fuorisede e stanze in affitto, che binomio!

A circa un mese dall’inizio del nuovo anno accademico per gli universitari fuorisede, in particolar modo per le matricole, cominciano le faticose ricerche di una stanza o di un posto letto per alloggiare nella città sede del proprio ateneo.

Prezzi troppo alti (rispetto al tenore medio), contratti di locazione inesistenti, immobili spesso in condizioni indecenti, sono queste circostanze a farla da padrone nella maggior parte dei casi. Più rare, in effetti, le situazioni limpide e prive di speculazione da parte del locatore, nelle quali vi è un giusto rapporto qualità-prezzo.

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Quale contabilità pubblica per l’Università?

Per l’università italiana si profila all’orizzonte, oltre al passaggio obbligatorio al sistema di contabilità economico-patrimoniale (COEP), una maggiore trasparenza nei bilanci e una piena sostenibilità delle proprie spesse con la conseguente riduzione degli sprechi, altrimenti gli atenei rischieranno il commissariamento. Sono questi gli effetti della legge 196/2009 (legge di contabilità e finanza pubblica) e dell’eventuale applicazione del ddl di riforma del sistema universitario nazionale del Ministro Gelmini.

È quanto ha evidenziato la Giunta esecutiva del Convegno permanente dei direttori amministrativi e dirigenti delle Università italiane (Codau) durante l’assemblea, tenutasi a Catania nell’aula magna del Palazzo centrale.

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La giustizia fa acqua da tutte le parti.

Tutto ciò che sappiamo del suo carattere è desunto dall’istruttoria, che varie persone mi aiutarono cercare vent’anni dopo del delitto nel Palazzo di Giustizia … Non esisteva alcuna classificazione negli archivi, e più di un secolo d’incartamenti erano ammucchiati sul pavimento del decrepito edificio coloniale … Il pianterreno s’inondava periodicamente con l’acqua alta, e i volumi scuciti galleggiavano negli uffici deserti. Io stesso esplorai più volte, con  l’acqua fino alle caviglie, quello stagno di cause perdute, e soltanto una casualità mi permise di riscattare in capo a cinque anni di ricerche 322 fogli saltati dei più dei 500 che dovette possedere in origine l’istruttoria”.

No, non sono le parole di un magistrato catanese che sta cercando le carte di qualche vecchio processo su “cosa nostra”. In verità il Palazzo di Giustizia di Catania non è così. Cioè, non è così, nel senso che l’edificio non è coloniale ma tutto il resto corrisponde perfettamente

Queste frasi si riferiscono all’istruttoria dell’uccisione di Santiago Nasar per mano dei fratelli Vicario, il tribunale in questione è quello della città di Riohacha e sono state scritte da Gabo nel 1981 in “Crónica de una muerte anunciada” (“Cronaca di una morte annunciata”).

In particolare dal minuto 6:10

Archivio della fallimentare, fallito dunque!

E ancora…

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