Archivi categoria: Italia

“Llevar en alto la bandera de Colombia”: Miguel Ángel Rubiano

Milán – Veamos cuales fueron las impresiones del boyacense Miguel Ángel Rubiano.

Miguel Ángel, ¿terminó el Giro y ganaste una etapa de manera excelente, esto estaba en tus planes?

“Sí estaba en mis planes, lógicamente, conseguir una victoria parcial. Llegó temprano, en la sexta etapa. Después luché mucho para tener la camiseta de montaña, en ese sentido no se me dieron las cosas en la carrera. Pero bueno ya gocé mucho con la conquista de la etapa que fue muy linda y emocionante. También estoy contento por lo que se hizo por el equipo y por haber llevado la bandera de Colombia en alto”.

¿Y cuáles son tus retos para la segunda parte de la temporada?

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El León de Bucaramanga en Italia, José Serpa

Milán – Pasemos al pedalista del Androni Giocattoli-Venezuela, el León de Bucaramanga, José Serpa.

José ¿estas satisfecho por el este Giro?

“Sí, bueno para mi es una satifacción bastante bonita llegar aquí a Milán y poder terminar un Giro tan duro. Independientemente de los resultados, la verdad estoy muy contento y es algo muy importante para mi, en lo personal”.

¿Y cuáles son tus planes para el futuro de la temporada?

“Ahora descansaré un poco, una dos semanas. Después miraremos que calendario hacer. Estoy en la preselección para las olimpiadas y vamos a ver que pasa”.

Este año estuviste excelente en el Tour de Langkawi.

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Sergio Luis Henao, un ciclista colombiano en Europa

Milán – Comencemos por el pedalista rionegrero Sergio Luis ‘el checho’ Henao.

Sergio ¿estas satisfecho por el resultado que conseguiste en este Giro?

“Sí, muy contento. Contento de terminar aquí en Milán, de completar mi primer vuelta de tres semanas. El Giro era una carrera que soñaba hacer, por lo que es Italia, por lo lindo, por la gente. Contento porque hice una gran labor, creo que para ser mi primer Giro estuvo muy bien, llegar entre los primeros diez de la general, estando en las etapas de montaña siempre ahí, me deja muy satisfecho y con buenas perspectivas para el resto de la temporada”.

¿Y cuáles son tus objetivos para el futuro de la temporada?

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Londres 2012, los pedalistas colombianos

Publico algunas entrevistas que realizé después de la última etapa del Giro de Italia a los ciclistas colombianos. Dos de ellos, Rigoberto Urán y Sergio Luis Henao, hoy, junto con Fabio Duarte, participan a la carrera olimpica de ciclismo, la ruta en línea (250 kilómetros). Duarte también será el representante colombiano en la contrarreloj individual.

Milán – Por las calles alrededor de Piazza Castello, en Milán, conversé en esclusiva con todos los pedalistas colombianos protagonistas del 95° Giro de Italia. Todos contribuyerón a sacar un resultado magnífico para el ciclismo tricolor. No solo Rigoberto Urán, séptimo y mejor joven de la competición, sino también su compañero en el Sky Procycling Sergio Luis Henao, noveno y gran sorpresa entre los novatos, y los dos hombres del Androni Giocattoli-Venezuela, Miguel Ángel Rubiano, rey de la sexta etapa, y José Serpa, que llegó heroicamente hasta Piazza Duomo a pesar de una fractura en el cuarto metacarpiano de la mano derecha. El desempeño que tuvieron en la carrera rosada fue maravilloso.

Lee aquí la entrevistas:

Sergio Luis Henao

José Serpa

Miguel Ángel Rubiano

Rigoberto Urán

I tormentoni sono facili da indovinare

L’estate non è solo la stagione del sole e della tintarella, ogni estate porta con sé una buona dose di musica. Canzoni che diventano presto dei tormentoni e melodie che rimangono nella mente delle persone per molto tempo.

Sesto giorno di serendipiday. La prova di oggi assomigliava molto ad un Sarabanda di strada. Praticamente il mio compito era quello di andare in giro ascoltando musica dalle cuffie, fermare una persona qualsiasi e chiederle di indovinare quale canzone io stessi udendo. Questo grazie a tre indizi. Trattandosi di un quiz, non poteva mancare il premio: una maglietta di oppure.me.

Il mio primo problema, come per la seconda prova, era la mancanza di tecnologia…

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14.07.2012

Il potere dei bumper pubblicitari

I bumper pubblicitari di Italia 1 hanno fatto “scuola”. Tra la gente, soprattutto tra i ragazzi – è inutile negarlo – continuano a spopolare nonostante non siano più una novità. La viralità di questo fenomeno è tale che – e sono certo sarà capitato a tutti di sentirlo – davanti a una telecamera in molti non riescono a resistere alla tentazione di dire, guardando fisso l’obiettivo: “Italia 1”.

In qualunque festa, al momento del filmino – c’è chi lo dice persino nelle foto – non mancano mai. Anche senza un’apparente ragione, visto che il filmino in questione non viene generalmente mandato a Mediaset come bumper. Ossia come sigla da collocare in precedenza e a chiusura di tutte le sequenze di spot. La prova di oggi, la quinta missione, ero certo sarebbe stata interpretata dalle persone coinvolte così. Ed infatti è successo…

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13.07.2012

La nemesi del gratta e vinci

MILANO (Día-río) – Tentare  la fortuna con un gratta e vinci, qualcosa di tristemente quotidiano, persino ossessivo, per molte persone, qualcosa di allegramente allettante, da fare una volta all’anno, per altre. Qualcosa da fare nella solitudine della propria dipendenza, qualcosa da fare goliardicamente in compagnia degli amici, qualcosa che, in ogni caso, molto difficilmente si fa insieme ad uno sconosciuto.

La terza missione, che ritengo la più semplice fin’ora svolta, aveva come soggetto principale proprio il gratta e vinci. In breve: dovevo presentarmi in una ricevitoria comprarne due, grattarne uno io ed offrire l’altro ad uno sconosciuto. In cambio, avremmo diviso la vincita. Semplice perché – diversamente dalla prima e dalla seconda missione ­– offrire a qualcuno la possibilità di vincere qualcosa immediatamente, e gratis, è oggettivamente più facile che chiedere a qualcuno di regalarti qualcosa di suo. Anche se gli assicuri che sarà ricompensato.

Il problema principale è stato…

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11.07.2012

Le vane promesse di uno “speaker radiofonico”

MILANO (Día-río) – Secondo giorno di missione, un classico: lo scherzo telefonico. Dovevo fingermi uno speaker radiofonico e far coniugare il presente indicativo del verbo oppurare, promettendo in cambio la vincita di un favoloso tablet di ultima generazione.

Di primo acchito, se paragonata alla missione dell’accattonaggio di ieri, sembrava un po’ più semplice. O meglio, se per completare la prova dei 2 euro era stato necessario avere una bella faccia tosta, qui la faccia non ce la dovevo mettere proprio e questo naturalmente rappresentava un vantaggio. Il problema semmai, per me, era riprodurre la voce e soprattutto la fluidità tipica degli specialisti delle radio.

Per prima cosa ho pensato che potevo fingere…

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10.07.2012

Una missione da compiere

MILANO (Día-río) – «Missione compiuta!» Due parole che tutti nella vita vorremmo e dovremmo pronunciare più spesso. Segno di vittoria, che non vuol dire necessariamente la sconfitta di qualcun altro, ma semplicemente il trionfo su noi stessi. La prevaricazione della nostra volontà contro quell’inoperosità mentale – e fisica – che spesso ci contraddistingue. Icona di qualcosa che si è portato a termine grazie a noi stessi e nonostante noi stessi.

Sono le due parole che spero di pronunciare alla fine di questa settimana di prove milanesi. È ovvio, è un gioco, non è la vita, ma la serendipità è così… un giorno, guardandomi indietro, potrei trovare proprio nell’esperienze di questi giorni l’illuminazione che cercavo. E di esperienze ne vivrò e come. Frangenti, sguardi, incontri, strette di mano, rifiuti e sorrisi, tutt’una serie di impronte spontanee che raccoglierò sulla pellicola – che poi pellicola non è – della mia fotocamera.

Oggi, primo giorno, ho capito che in 26 minuti, e senza essere un professionista dell’accattonaggio avrei potuto raccogliere qualcosa come 6 euro. La cosa mi fa pensare. Chissà quanti giornalisti come me, quei soldi se li sognano per un pezzo. Rischiando, possibilmente, querele o minacce varie.

A parte le mie noiose considerazioni, mi sono divertito. Dovevo fingere di…

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09.07.2012

La fine del dibattito politico

Ed improvvisamente rivaluti i politici ed i talk show politici della vecchia, ma buona e cara, Italia. Quelli dove i burattini (inclusi i giornalisti) di destra, centro e sinistra s’incalzano con toni esasperati (ed esasperanti) sempre e solo, rigorosamente, a suon di minchiate e panzane. Per la gioia dei telespettatori che ogniqualvolta ne escono frastornati e più “bianchi” di prima.

Rivaluti perfino quelli che, tutt’al più, due ceffoni, tante urla ma niente di più. Inclusi i talk show duri e puri dove tra lacrime, tradimenti, tette e culi, si arriva a parare sempre in qualche zuffa coatta tra bellocci. Ma niente di più.

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Odore di elezioni, ergo di assunzioni in Sicilia

Furono bloccate dopo poco più di un mese tutte le assunzioni descritte nell’articolo sotto – pezzo pubblicato lo scorso 19 novembre sul Quotidiano di Sicilia. Fu Carmelo Aronica, Commissario dello Stato presso la Regione siciliana, ha dire di no. Oggi, sembrerebbe che con l’affacciarsi all’orizzonte dell’elezioni, la macchina lombardiana, tra nuove consulenze e probabili assunzionistia calibrando la ripartenza.

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L’ex-ministro Gelmini e il bosone di Higgs

Individuato il bosone di Higgs, la cosiddetta particella di Dio, mi viene in mente quello che potrebbe essere il pensiero dell’ex-ministro Maria Stella Gelmini…

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Qui ogni giorno si rischiano nuovi casi Aldrovandi

È successo ieri a Piacenza, dopo la vittoria dell’Italia contro la Germania. Senza entrare troppo nel merito – considerando che il video mostra quanto è accaduto già a “zuffa” cominciata –  dalle immagini si vedono almeno due atteggiamenti sbagliati delle Forze dell’Ordine:

1- La pistola in mano, che sembra eccessiva.

2- Quello che spintona, perché ci sta che se sei un cc ti incazzi se ti schizzano l’acqua mentre lavori, però o arresti per “oltraggio” o lasci stare ma non vai a spintonare.

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In Paraguay, come in Italia, è Democrazia

Gli ingredienti per creare un nuovo caso politico alla “sudamericana” ci sono tutti. Un presidente di sinistra eletto democraticamente, destituito legalmente dal congresso di destra, l’opinione pubblica nazionale e internazionale divisa sulla questione, e lo scoppio di scontri in piazza.

Chi grida al colpo di Stato e chi considera il procedimento come necessario a difesa della democrazia. Né colpo di Stato, né nitida democrazia, come spesso accade, la verità sta in mezzo: salta un presidente promettente, ma fumoso, eletto grazie ad un pernicioso patto con parte dell’opposizione, che non gli ha mai dato i numeri per governare seriamente uno Stato, piccolo, ma in piena espansione economica e pieno di contraddizioni sociali da risolvere.

(Continua a leggere su Mi chiamo America latina)

Milano, “si affitta monolocale per un rene al mese”

MILANO (Día-río) – È da alcuni giorni che non conservo niente dentro questo “cassetto trasparente”, nel frattempo sono cambiate un paio di cose. La prima – fondamentale per me – è che ho trovato una stanza in casa con altri ragazzi. Certo le serate davanti al televisore non saranno più le stesse dell’ostello, ma la comodità di una casa tua – o con pochi “intimi” – non ha prezzo. Oddio un prezzo ce l’ha, e qui a Milano devo dire che di solito è parecchio elevato, almeno rispetto alla provincia o alle città del Sud. Io, per fortuna, ho trovato qualcosa che si può seriamente definire un’occasione, anche se solo per i prossimi tre mesi. Ma va bene così e, soprattutto, è già molto che io abbia ancora tutti e due i reni ben saldi dentro la mia cavità addominale.

L’altra cosa che è cambiata, a questo punto, è il target delle mie ricerche. Non cerco più casa. Adesso cerco lavoro. E che tipo di lavoro non sto qui a specificarlo ma, considerando quello che ho fatto negli ultimi anni, è ovvio su quale strada vorrei camminare. Questa città offre sicuramente opportunità che le altre italiane non possono offrire. Non male come punto di partenza.

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Western alla milanese e “crisi” di suicidi

MILANO (Día-río) – Vedere “Il buono, il brutto e il cattivo” di Sergio Leone con alcuni sconosciuti nel salone dell’ostello è stata una esperienza rilassante e distensiva. Certo, ho dovuto ritardare di qualche minuto la stesura del post, ma scorgere gli occhi di tutti concentratissimi sullo schermo, rendeva l’atmosfera piacevolissima, di altri tempi. Un po’ anni un unico televisore nel quartiere e tutti, lì, a guardare a bocca spalancata quel tubo catodico, oggi plasma. Western da paura per un pubblico variegato, ma apprezzabilissimo: da quelli con i capelli molto bianchi, intenditori, alla mamma neofita con il figlio adolescente, appassionato, a quelli che pur non capendo una parola d’italiano guardavano come per deliziare gli occhi o ascoltavano, anche solo per un po’, una delle melodie di Morricone. Con un triello finale di assoluto spessore. “Vedi, il mondo si divide in due categorie: chi ha la pistola carica, e chi scava. Tu scavi”.

Al di là del film, oggi, girando per le zone della città degli studi, ho appresso una cosa in particolare sui milanesi: non parcheggiano come gli svizzeri, in questo sono italianissimi.

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I milanesi vanno in sbattimento

MILANO (Día-río) – Oggi, secondo giorno effettivo a Milano, ho imparato una cosa a proposito del polline invasivo: basta una giornata un po’ umida, magari con una o due gocce di pioggia, per farlo sparire. Una nozione, credo, banale ma che sconoscevo.

Durante la giornata non sono mancati gli incontri, dalla turista italiana che voleva lumi da me su come arrivare a Corso Como, al pakistano che mi diceva che non aveva i soldi per una marca da bollo e voleva che lo aiutassi, al ragazzo sardo di ieri, che, a proposito, mi ha comunicato di aver superato la prima selezione dopo una giornata di fila snervante. C’è una gran mole di persone che vuole cantare, evidentemente.

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Prime 24 ore a Milano

MILANO (Día-río) – Primo giorno milanese e ho già deciso di tenere un diario. Un modo come un altro, secondo me interessante, per riprendere ad aggiornare questo blog, lasciato fermo negli ultimi mesi per mancanza estrema di tempo. Blog che adesso aggiunge una nuova pagina alla sua struttura: Día-río milanese. Che poi non sarà affatto un vero diario, piuttosto un cassetto trasparente dove poter conservare quello che mi va.

Día-río cioè letteralmente giorno-fiume. Questo perché effettivamente mi è bastato un giorno da residente a Milano per rendermi conto che non è certo una leggenda metropolitana quella che dipinge i milanesi sempre di corsa, per tutto il giorno. A vederli ti danno l’immagine delle acque inquiete dei fiumi, che accada quel che accada proseguono la loro corsa verso chissà dove.

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Sant’Agata, la festa “privata” del capovara

Catania, Sant’Agata, la seconda festa religiosa per numero di partecipanti al mondo, per una miriadi di aspetti è diventata una festa privata, monopolizzata tristemente da una piccola oligarchia. Durante la processione, usando un gergo marinaresco recentemente salito agli onori della cronaca, gli “inchini” non sono cosa rara.

Succede ad esempio che, la notte tra il 5 e il 6, nel bel mezzo della già lenta e difficoltosa processione il Maestro del fercolo, Claudio Baturi, decida di far fare una sosta al fercolo, trainato da migliaia di fedeli, sotto l’abitazione dove si trova la propria famiglia, come accade solitamente davanti alle chiese o ai santuari. Non una sosta breve o casuale – come testimoniano le lamentele dei vari devoti che hanno assistito alla scena –, ma “un vero e proprio posteggio sottocasa”, tra risate, fotografie infatti trascorrono 20 interminabili minuti per tutti. Il tempo necessario per il cosiddetto “capovara” di scendere dal fercolo e andare a dare un saluto ai propri cari.

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Sicilia, Venturi e la banda larga

“Ritengo la banda larga una infrastruttura strategica al pari di altre, come ad esempio l’alta velocità per le ferrovie, o le autostrade, di cui però la Sicilia non è dotata come invece dovrebbe essere al fine di potere consentire una ‘normale’ competizione alle imprese che in Sicilia operano tra mille difficoltà”.

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Marinetti: “Dove è finito il ddl sul commercio?”

“Ci incontriamo, parliamo, discutiamo, approviamo ma poi la politica si mette di traverso e frena l’operatività. L’assessore Venturi ci aveva assicurato che entro ottobre il disegno di legge sarebbe andato al voto in Aula. Ci chiediamo che fine abbia fatto”. Così Gaetano Marinetti, presidente regionale Confartigianato panificatori, commentando il blocco di fatto all’Assemblea regionale siciliana del disegno di legge sul commercio ed in particolare del Titolo nono “Attività di panificazione”.

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“Le cooperative siciliane possono radicarsi nei mercati internazionali”

“Le cooperative possono avere uno spazio non marginale nel contesto economico del bacino Mediterraneo. Esse, infatti hanno cominciato a sviluppare una vocazione internazionale, sostenute dal Governo Lombardo che ha riconosciuto ed assegnato negli ultimi anni all’Ircac la possibilità di finanziare alcuni interventi finalizzati proprio alla internazionalizzazione delle imprese cooperative”. Ha esordito con queste parole il commissario straordinario dell’Ircac, Antonio Carullo, nel suo intervento al convegno su “Il Marocco e la Sicilia, le nuove frontiere dei mercati dell’area euro mediterranea”.

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Il pericolo “chimico” della facoltà di Chimica

I problemi alla cittadella universitaria catanese, sembrano davvero non aver mai fine. Questa volta parliamo di Chimica, precisamente del corpo D (edificio 1) che sarebbe affetto da contaminazioni di rifiuti speciali. Come ha spiegato Quotidiano di Sicilia Matteo Iannitti del Movimento studentesco catanese: “L’edificio della facoltà di Chimica fino al 2011 non era agganciato alla rete delle acque nere, quindi veniva tutto scaricato al mare. Inoltre, fino agli anni novanta, come hanno denunciato molti degli studenti dell’epoca, a Chimica il meccanismo dello scarico dei rifiuti tossici era illegale, molto simile a quanto avveniva nella facoltà di Farmacia. Tutto questo – continua – avveniva sia per negligenza, sia perché le normative non erano affatto chiare. Oggi queste sostanze sarebbero riversate sul terreno sottostante la struttura”.

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Confindustria Catania, come prosegue il vostro monitoraggio contro la crisi?

Individuare i bisogni delle imprese etnee, le necessità professionali e formative, per rispondere fornendo un aiuto concreto alle aziende. Questo è ciò che Confindustria Catania vuole ottenere con il monitoraggio avviato tra le imprese catanesi, per dare una risposta adeguata per la crescita e lo sviluppo del sistema imprenditoriale e favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

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Sicilia, “Ospedale-Territorio senza dolore”

Il Coordinamento regionale per le cure palliative e terapia del dolore individuerà le modalità per l’implementazione del progetto “Ospedale-Territorio senza dolore”. E per far ciò la Sicilia ha a disposizione 175.079 euro, per il biennio 2010-11, messi a disposizione dall’Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 28 ottobre 2010. È quanto il dirigente generale del dipartimento regionale per la Pianificazione strategica, Guizzardi, ha definitivamente approvato con il Decreto 21 ottobre 2011: Recepimento dell’accordo relativo alla ripartizione delle risorse destinate al finanziamento del progetto ridenominato “Ospedale-Territorio senza dolore” di cui all’articolo 6, comma 1, della Legge 15 marzo 2010, n. 38, pubblicato sulla Gurs n. 47 dello scorso venerdì 11 novembre.

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Geologi: “Il dissesto idrogeologico resta priorità nazionale”

“Il dissesto idrogeologico deve essere inserito come priorità nazionale per un nuovo governo del territorio”. Questo l’appello del presidente dell’Ordine regionale dei geologi di Sicilia Emanuele Doria commentando le conseguenze sul territorio delle ultime ondate di maltempo.

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Fuorisede Unict, servono ancora iniziative come queste

“Gli studenti fuorisede nell’Università di Catania costituiscono una fetta importante della comunità accademica dell’Unict, i pendolari ne costituiscono una parte altrettanto numerosa. Ma quali sono le reali esigenze di queste due categorie di studenti? Quante le difficoltà che si incontrano quotidianamente? E quante, in tempo di declino del sistema economico, stanno pesando sulle spese e rendendo impossibile, in alcuni casi, perfino il proseguimento degli studi?”.

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Lavoro part time all’uni. Qui dovrebbero aver lavorato tutti

2 dicembre (anno scorso, ndr), questa la data entro la quale gli studenti catanesi interessati a trovare un lavoretto part time presso l’Ateneo devono inviare le proprie candidature. È stato pubblicato, infatti, sul sito dell’Università etnea il bando per le collaborazioni part time 2011-12. Sono messi a disposizione degli studenti ben 446 posti di lavoro

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3,5 mln di auto senza assicurazione, e aumentano le truffe

In Italia circolano senza assicurazione 7 veicoli ogni 100. Un dato che, al di là della grande crisi economica che colpisce molte famiglie, soprattutto in Sicilia e nelle aree del Mezzogiorno, può essere collegato al caro rc auto. Il dato è fornito dalla Fondazione Aci “Filippo Caracciolo” con lo studio “Il falso documentale negli illeciti stradali” (come raccontano i dati dell’indagine Aci: “La Polizia locale in Italia”, relativi alla carenza di autovelox ed etilometri, che coinvolge in particolar modo l’Isola).

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Strade sicure, in Sicilia scarseggiano autovelox, etilometri e telecamere

Le cronache degli ultimi giorni in Sicilia parlano di numerosi incidenti stradali mortali causati dall’eccessiva velocità o dal tasso alcolemico elevato nel sangue del conducente, Catania, Trapani, Palermo, a giro sono coinvolte tutte le province. Eventi che sono strettamente legati alle cifre fornite dall’indagine della Fondazione Aci “Filippo Caracciolo” con lo studio “La Polizia Locale in Italia”: la polizia locale nell’Isola dispone di pochissimi misuratori di velocità (autovelox), 2,7 ogni 100 mila abitanti, contro la media nazionale di 6,2; così come dispone di pochissimi etilometri, 0,6 ogni 100 mila abitanti, contro la media nazionale di 2,2.

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