Rassegna stampa (Catania)…
Inizio con questo interessante articolo di Salvo Pappalardo pubblicato sul quotidiano online Catania Oggi una nuova rubrica su Catania. Le critiche più attente, i punti di vista più interessanti, le opinioni più autorevoli ed azzeccate, le immagini, insomma quello che per me rispecchierà con maggior fedeltà l’andamento della Città etnea.
C’è più di un motivo se il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, denuncia: “Oggi la capitale della mafia imprenditrice non è Palermo ma Catania”. Flashback, frasi già sentite, macigni che sembrano, checché se ne dica, non provocare nessuna reazione nei catanesi. Non è passato molto tempo da quando, la figlia dell’Avv. Serafino Famà, in un’intervista disse: “Catania non riesce a reagire, neanche a Palermo c’è tanta indifferenza”.
Eppure camminando nei pressi del centro storico, o spostandoci nelle zone panoramiche della città, non sono pochi i catanesi che si riempiono la bocca di paroloni a effetto: da una parte elogiando le meraviglie che questo luogo ci offre dall’altra tralasciando tutto il resto. I cittadini sono, con orgoglio, divenuti maestri nello sport del menefreghismo, e non solo per il disinteresse verso i problemi che affliggono la nostra città, piuttosto verso tutto ciò che si pone al di fuori di un proprio tornaconto personale. La politica è solo uno dei tanti aspetti, dove si fa evidente il distacco fra la città e i cittadini: non si sa se per ideologia o interesse personale, fatto sta che un’amministrazione, dopo aver portato una città al collasso finanziario, non sarebbe mai stata rivotata in nessun altro luogo al mondo. Catania, evidentemente, costituisce una triste eccezione. Ignoriamo volutamente il degrado che ci circonda, non lo guardiamo in faccia, ci rifugiamo in un mondo tutto nostro fatto di sole, mare e paesaggi incantati. Non importa se a due passi da noi c’è una città sporca, invivibile e insolente; tutto ciò non ci tocca.
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