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Western alla milanese e “crisi” di suicidi

MILANO (Día-río) – Vedere “Il buono, il brutto e il cattivo” di Sergio Leone con alcuni sconosciuti nel salone dell’ostello è stata una esperienza rilassante e distensiva. Certo, ho dovuto ritardare di qualche minuto la stesura del post, ma scorgere gli occhi di tutti concentratissimi sullo schermo, rendeva l’atmosfera piacevolissima, di altri tempi. Un po’ anni un unico televisore nel quartiere e tutti, lì, a guardare a bocca spalancata quel tubo catodico, oggi plasma. Western da paura per un pubblico variegato, ma apprezzabilissimo: da quelli con i capelli molto bianchi, intenditori, alla mamma neofita con il figlio adolescente, appassionato, a quelli che pur non capendo una parola d’italiano guardavano come per deliziare gli occhi o ascoltavano, anche solo per un po’, una delle melodie di Morricone. Con un triello finale di assoluto spessore. “Vedi, il mondo si divide in due categorie: chi ha la pistola carica, e chi scava. Tu scavi”.

Al di là del film, oggi, girando per le zone della città degli studi, ho appresso una cosa in particolare sui milanesi: non parcheggiano come gli svizzeri, in questo sono italianissimi.

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Confindustria Catania, come prosegue il vostro monitoraggio contro la crisi?

Individuare i bisogni delle imprese etnee, le necessità professionali e formative, per rispondere fornendo un aiuto concreto alle aziende. Questo è ciò che Confindustria Catania vuole ottenere con il monitoraggio avviato tra le imprese catanesi, per dare una risposta adeguata per la crescita e lo sviluppo del sistema imprenditoriale e favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

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Agricoltura uccisa dalla malaburocrazia

La malaburocrazia sta uccidendo le aziende agricole in Sicilia. Per gli imprenditori agricoli, infatti, pesano come macigni i ritardi e le lungaggini burocratiche che, insieme con l’attuale congiuntura economica, fanno chiudere e perdere fatturato.

Nel 2010 hanno chiuso i battenti 4.052 imprese agricole. Nello stesso anno si è registrato un ridimensionamento del valore della produzione di 71.400.000 euro. Per un comparto in ginocchio, falcidiato dalla crisi economica globale, dal calo dei consumi, dall’aumento delle spese e da condizioni climatiche a volte non favorevoli, a dare il colpo di grazia alle imprese agricole ci ha pensato la burocrazia inefficiente. Certificazione antimafia, Durc, rimborsi Iva, tutti elementi accomunati da una parola: “ritardo”.

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Mutuo, per i giovani sotto i 30 anni è una vera chimera

Sei un giovane italiano under 30 e stai cercando una casa da acquistare? Allora avrai sicuramente trovato difficoltà con il mutuo. Anzi, quasi sicuramente non l’avrai ottenuto. Infatti questo tipo di finanziamento viene concesso, statisticamente, soltanto al 5 per cento dei richiedenti. È quanto rivela un indagine di Mutui.it, un comparatore web del settore che ha analizzato le richieste pervenute nel proprio sistema negli ultimi mesi.

Che a pagare la crisi economica attuale siano soprattutto i giovani è un dato certo: ci sono concrete ed elevate difficoltà per trovare un posto di lavoro, ed una volta individuato non è affatto semplice ottenere garanzie contrattuali adeguate. Tutto questo comporta l’impossibilità per i giovani di progettare la propria indipendenza, di pensare di andare a vivere per conto proprio, almeno in una casa di proprietà.

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Imprenditori stranieri, stanno soppiantando quelli locali

“La presenza di imprese condotte da stranieri sarà sempre più capillare nel tessuto imprenditoriale nazionale: per questo motivo il fenomeno deve essere adeguatamente governato, non solo per consentire agli immigrati i medesimi strumenti di sviluppo economico offerto agli italiani (si pensi all’accesso al credito e al sussidio agli investimenti), ma anche per garantire una concorrenza realmente leale tra tutti gli attori che operano nei mercati”. È questa la conclusione degli esperti della Fondazione Leone Moressa dopo aver analizzato gli ultimi dati messi a disposizione da infocamere. Continuano ad aumentare, infatti, gli imprenditori stranieri in Italia così come in Sicilia, più 5,7 per cento nell’ultimo anno, di fronte ad un calo dell’imprenditoria italiana del 1,4 per cento.

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L’economia siciliana è appesantita da una specie rara di nanismo produttivo

Guardando all’andamento dell’economia dell’Isola, nonostante il lieve rialzo dello 0,5 per cento registrato per il Pil, non c’è da festeggiare. In un approfondimento, all’interno della Relazione sulla situazione economica della Regione siciliana 2010, curato da Elisa Cinti di Prometia Spa, si evidenzia come viene vista la crisi economia in Sicilia nelle analisi degli istituti di ricerca con opinioni e analisi diverse.

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Sicilia, giù investimenti e consumi delle famiglie, colpa del debito pubblico che deprime il Pil

L’economia siciliana sta molto lentamente cominciando a risollevare la testa dopo la crisi del 2009, benché la conclusione definitiva del periodo di recessione per l’Isola sia ancora lontana.  Questo, naturalmente senza tenere in considerazione l’attuale congiuntura. È quanto emerge dalla Relazione sulla situazione economica della Regione siciliana 2010, presentata dalla Giunta all’assemblea elettiva ai sensi dall’articolo 3 della Legge regionale 47/77.  L’obiettivo di tale documento – lo ricordiamo – è quello di facilitare agli Organi di Governo ed al Parlamento regionale, la predisposizione di adeguate misure programmatiche mirate al sostegno e alla promozione dell’economia siciliana.

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Carburanti, gli agricoltori chiedono le stesse agevolazioni dei pescatori

“Ritengo sia giunto il momento di adottare decisioni e provvedimenti legislativi a sostegno del comparto agricolo. Per questo presenterò un Ddl per estendere agli agricoltori siciliani i benefici in termini di acquisto di gasolio, già previsti per i pescatori. Si tratta di una misura che ha un basso costo per la Regione, ma che darebbe agli agricoltori un beneficio immediato, atteso che il costo del gasolio è di un euro a fronte di 60-70 centesimi per i pescatori siciliani”. Ha parlare è il presidente della Commissione attività produttive, Salvino Caputo, dopo aver partecipato ad una riunione di agricoltori e amministratori pubblici per protestare contro la crisi che ha coinvolto il settore agricolo, viticolo.

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Confagricoltura: “Le imprese agricole stanno pagando per l’inflazione”

“L’agricoltura sta continuando a fare da parziale ammortizzatore ad un’inflazione giunta al 2,8 per cento su base annua. Ma questo ruolo di salvagente contro il carovita i produttori agricoli lo stanno pagando a caro prezzo”.  Così la Confagricoltura, a proposito del ruolo dell’agricoltura in questo periodo di aumento dell’inflazione.

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Cala il livello dei consumi in tutta Italia

Una ricerca di Confcommercio evidenzia ritardi maggiori per quanto riguarda i consumi nelle Regioni del Sud, rispetto a quelle del Centro-Nord, benché ci sia un rallentamento diffuso a causa della crisi. “Negli ultimi anni si riduce il contributo del Sud in termini di consumi rispetto al totale nazionale con una quota che è passata dal 27,2 per cento del 2007 al 26,6 per cento del2011”. Addirittura, secondo l’analisi, in Italia a fine 2011 ben 17 regioni su 20 rischiano di registrare un livello di consumi inferiore a quello del 2000.

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Crisi, Tremonti: “Necessari tagli per restare a galla”

“Serve la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali, dei servizi professionali e la privatizzazione su larga scala dei servizi locali”. Annunci sensati considerata la situazione. A parlare è il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti che ieri davanti alle commissioni riunite di Camera e Senato ha fatto il punto della situazione sull’attuale congiuntura e le mosse consigliate – o sarebbe il caso dire imposte – dalla Banca centrale europea.

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I Tagli di Lombardo? “Dichiarazioni stampa col fine di narcotizzare l’opinione pubblica”

“Assistiamo da parte di Raffaele Lombardo, a dichiarazioni provocatorie, diffamanti e lesive per il personale regionale, rilasciate alla stampa al fine di narcotizzare l’opinione pubblica forse per mascherare la vera cancrena rappresentata dalla politica siciliana: viene annunciato il blocco decennale delle assunzioni, lasciando intendere che 2.000 dipendenti (tanti ce ne sarebbero in servizio tra 10 anni) possano svolgere il lavoro di 16.000 dipendenti e 2.000 dirigenti. Ma, forse, dietro questo furore moralizzatore si nasconde il tentativo, neanche tanto celato, di “esternalizzare” le competenze della pubblica amministrazione, per sfuggire meglio a tutti i vincoli di legge”. Questa la dura critica mossa contro il presidente della Regione da parte di Dario Matranga e Marcello Minio, segretari generali del Cobas/Codir.

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Il Dpef 2012-14 certifica il ko per la Sicilia. Urge protocollo d’intesa per fronteggiare i tagli

“Serve un supplemento di responsabilità da parte della classe dirigente che deve immediatamente superare il contenzioso fra Stato e Regione sull’utilizzo dei fondi Fas. Al tempo stesso le associazioni di impresa e del mondo del lavoro devono proporre con forza un programma di cinque punti per salvare la Sicilia: servono misure di sostegno per l’accesso al credito; un piano straordinario per il lavoro; riduzione della pressione fiscale in Sicilia; un piano energetico straordinario; taglio degli sprechi e della spesa pubblica improduttiva. Questa è l’unica strada per salvare le nostre imprese e la nostra economia”. Così Mario Filippello, segretario regionale della Cna, ha commentato l’importanza dell’incontro in programma per lunedì prossimo.

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Nasce un comitato di crisi tra l’Ance siciliana e quella calabrese

L’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) siciliana e calabrese istituiscono un comitato di crisi per realizzare indagini sul territorio ed elaborare proposte innovative da presentare agli organi governativi competenti.

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Serve liquidità per contrastare la crisi. Le imprese devono poter accedere al credito

Le imprese palermitane stanno attraversando, senza dubbio, un brutto momento. Questa è la prima considerazione che emerge dal convegno “L’organizzazione finanziaria delle imprese oltre la crisi”. Da uno studio di Confindustria Palermo, infatti, viene fuori che c’è un crollo degli ordinativi nel 2011, accompagnata da un’impennata dei tassi d’interesse; inoltre le previsioni per il 2012 sembrano confermare questo trend negativo.

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Rc auto: gli automobilisti non comprano la “furto incendio”

In tempo di crisi, il consumatore cerca di risparmiare dove può. E notoriamente una delle spese più mal sopportate da chi spende e quella della copertura assicurativa per l’auto. Per questo non è affatto anomalo un calo nella richiesta delle polizze contro furto e incendio. Le ragioni principali sono due. Tanto per cominciare se l’rc auto è obbligatorio, la polizza furto incendio no. E soprattutto il prezzo dell’assicurazione in Italia, in particolare in alcune regioni, raggiunge cifre assai elevate.

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Finanziamento di 16 milioni di euro per le Pelagie e Pantelleria, obiettivo: migliorare gli impianti ricettivi

In arrivo poco più di 16 milioni di euro per le Isole Pelagie (Lampedusa e Linosa) e Pantelleria. Questo è quanto previsto dal decreto DDG n. 265/4 del dirigente generale del Dipartimento regionale delle Attività Produttive, Marco Romano. Obiettivo e finalità di questo fondo è il miglioramento degli impianti di ricettività turistica per queste isole, che hanno proprio nel turismo una delle principali fonti di guadagno. Iniziativa che si aggiunge alle altre già messe in atto da Roma, come per esempio lo spot annunciato dal ministero del Turismo, per promuovere le bellezze di questi territori.

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Crisi batterio killer: presentata mozione all’Ars per soccorrere il settore agricolo

“Gli effetti del batterio-killer si sentono anche in Sicilia: per questo chiedo al governo regionale di mettere in atto ogni misura possibile per rassicurare i cittadini attraverso i necessari controlli sugli alimenti, e per sostenere l’agricoltura locale con risorse aggiuntive rispetto a quelle già predisposte dalla Comunità europea”. Con queste parole Pippo Digiacomo, deputato regionale del Pd, ha annunciato la presentazione di una mozione all’Assemblea regionale siciliana. Mozione firmata anche da Roberto De Benedictis, Giuseppe Laccoto e Giuseppe Picciolo.

Già la Coldiretti aveva denunciato che per colpa del batterio killer in Europa, come quando fu per la “mucca pazza” o per l’Aviaria o la Suina, si stava registrando un calo nelle vendite clamoroso, quantificato addirittura in 5 miliardi.

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Istat: quasi il 50% dei pensionati ha un reddito inferiore ai 1000 euro

La crisi che colpisce tutti, non risparmia certo i pensionati italiani, che sono costretti sopravvivere con un reddito da pensione inferiore ai 1.000 euro. Almeno per quasi il 50 per cento di loro.

Questo è quanto emerge dall’indagine Istat sui trattamenti pensionistici e beneficiari sul 2009 secondo il quale il 46,5 per cento dei 16,2 milioni di pensionati italiani, ben 7,7 milioni di persone, ha redditi da pensione complessivi per meno di 1.000 euro. Il 14,7 per cento, cioè 2,4 milioni di persone, ha redditi inferiori a 500 euro mentre il 31,8%, ossia 5,3 milioni di pensionati, ha redditi tra i 500 e i 1.000 euro.

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50 milioni di euro in arrivo per le aziende siciliane

“Sono davvero contento dell’accordo appena raggiunto. È un significativo segnale di attenzione del governo nazionale verso le fasce deboli della Sicilia. Migliaia di lavoratori in cassa integrazione guadagni, in mobilità, in disoccupazione speciale e persino gli apprendisti ed i lavoratori somministrati potranno beneficiare delle misure di sostegno che il Governo e il mio dicastero, guidato da Maurizio Sacconi, adottano, assieme alla Regione siciliana, con l’ausilio dell’Inps e di Italia Lavoro”. Con queste parole il sottosegretario al Lavoro, Nello Musumeci, ha annunciato l’arrivo di 50 milioni di euro per i lavoratori siciliani delle numerose aziende in crisi.

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America Latina: Se la musica può cambiare il mondo

Concerto per la “Revoluciòn” di una “pace senza confini”.

paz sin fronterasNella storica Plaza de la Revoluciòn, lo scorso 20 settembre, a l’Avana si è realizzato il II concerto “Paz sin Fronteras. L’idea, portata avanti dal famoso cantante colombiano Juanes, ha riscosso un grande successo di pubblico. Erano più di un milione di macchie bianche, sotto il sole cubano, accorse da tutta l’isola per vedere esibirsi quindici artisti di diverse nazionalità, fra i quali gli spagnoli Miguel Bosé e Victor Manuel, l’italiano Lorenzo Jovanotti, i portoricani Danny Rivera e Olga Tañón, l’ecuatoriano Juan Fernando Velasco ed i cubani Orishas, e Silvio Rodriguez.

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Chiaramente Argentina!

Inizia chiaramente il campionato più competitivo del Sudamerica: l’Apertura Argentino. Perché chiaramente? Perché dopo una pausa piena di polemiche, debiti e crisi finanziarie, la televisione di stato Argentina ha comprato i diritti TV per la trasmissione delle partite. Così, le società incassati questi soldi (più del doppio rispetto al contratto precedente con i privati della TSC, ed un contratto decennale) direttamente dalle mani dal governo, cancellano i loro debiti, promettono trasparenza e salvano il torneo dello sport, oggi più che mai, “nazionale”.

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