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In un Messico travolto dai narcos, la democrazia chiama

Il prossimo primo luglio i messicani sono chiamati alle urne per eleggere il Presidente della Repubblica federale, i rappresentanti al Congresso e molti dei governi locali. E proprio nel Distrito Federal (Città del Messico), dove si vota anche per scegliere il governatore, sono comparsi volantini con la scritta “En el Distrito Federal tú tienes el poder de elegir”.

La cosa curiosa non è tanto l’invito a partecipare rivolto ai cittadini, ma il fatto che lo slogan è comparso…

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Spot utile per scacciare via ogni dubbio: voto Pisapia

Spot utile per scacciare via ogni eventuale dubbio: le persone civile voteranno Pisapia al ballottaggio di Milano. Credo che Giuliano Pisapia permetterebbe ad una città importante come Milano di diventare un esempio per molte metropoli europee. Milanese, vota consapevolmente!

INTERCETTAZIONI. L’On Giuseppe Arena (MPA) chiama Raffaele Lombardo sua maestà

Gli atti dell’inchiesta coordinata dal Pm. Lucio Setola mettono a nudo il sistema di potere che ha governato Catania negli ultimi anni. Tra note di colore… “Sua maestà” Lombardo.

(Per “S” – LiveSicilia – di aprile 2011)

INTERCETTAZIONI. Catania, “Affari sociali”: il Capopalo (Pino Firrarello) sapeva tutto

Concetta Santangelo (militante Pdl), intercettata al telefono con Ubaldo Camerini (dirigente dei Servizi Sociali), racconta di un incontro tra l’ass. Giuseppe Zappalà e Pino Firrarello.

(Per “S” – LiveSicilia – di aprile 2011)

INTERCETTAZIONI. Elezioni Catania: i consigli MPA

Stefania Gulino, consulente di Raffaele Lombardo, viene intercettata durante una conversazione con l’assessore autonomista Giuseppe Zappalà mentre parlano delle strategie per le campagne elettorali gestendo i fondi dei servizi sociali destinati ai più bisognosi. Si parla di “centri per anziani in regalo… case di cura…”

(Per “S” – LiveSicilia – di aprile 2011)

Oggi io, immigrato, voto: il sogno della democrazia.

Ci siamo, oggi, a 25 anni, per la prima volta andrò a dare il mio contributo, a fare il mio dovere in quanto cittadino di sinistra italiano, cittadino perché abitante e residente di questa terra, anche se orgogliosamente di nazionalità colombiana.

So bene che si tratta semplicemente delle elezioni primarie e non certo di quelle politico-amministrative ma, certamente, avrò la possibilità di scegliere, democraticamente, il potenziale prossimo primo ministro della Repubblica, più precisamente, colui che oggi starà a capo dell’opposizione. Nonostante io sappia che, molto probabilmente, non potrò votare quando ci saranno le elezioni politiche, so che il mio contributo per la scelta del segretario del Partito Democratico è fondamentale proprio per il ruolo che il vincitore andrà ad occupare. Infatti, per il corretto funzionamento di ogni democrazia è necessaria una opposizione forte, quindi, il mio voto è fondamentale e lo diventa ancor di più quando alla guida del governo c’è un personaggio che cerca, in modi più o meno evidenti, di limitare la sovranità popolare di continuo.

La possibilità del voto a chi come me studia, paga le tasse, lavora, insomma vive nel territorio italiano è un segno che, lungi dall’essere antipatriota, rappresenta un importantissimo gesto di civiltà. Non capisco, per esempio, perché chi è di nazionalità italiana, ma vive dall’altra parte del mondo da decenni, possa votare per la scelta dei governanti di un paese col quale ha un rapporto non più da cittadino bensì, per quanto importante, soltanto affettivo; mentre, i numerosi immigrati regolari, che fanno parte delle scuole italiane, delle università italiane, delle fabbriche italiane, delle campagne italiane, delle città italiane, in definitiva del mondo italiano, non possano dare il loro voto per scegliere gli amministratori e i governanti della terra in cui vivono.

Ora, indiscutibilmente, la speranza sarebbe che questo non fosse un momento isolato ed unico, ma che spalancasse la via a tanti gesti di vera civiltà, perché credo fermamente che questa sia la chiave per ottenere un progresso reale, una garanzia dell’uguaglianza dei diritti civili, politici e sociali per tutti i cittadini, in altre parole “il sogno della democrazia”.

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