La nemesi del gratta e vinci

MILANO (Día-río) – Tentare  la fortuna con un gratta e vinci, qualcosa di tristemente quotidiano, persino ossessivo, per molte persone, qualcosa di allegramente allettante, da fare una volta all’anno, per altre. Qualcosa da fare nella solitudine della propria dipendenza, qualcosa da fare goliardicamente in compagnia degli amici, qualcosa che, in ogni caso, molto difficilmente si fa insieme ad uno sconosciuto.

La terza missione, che ritengo la più semplice fin’ora svolta, aveva come soggetto principale proprio il gratta e vinci. In breve: dovevo presentarmi in una ricevitoria comprarne due, grattarne uno io ed offrire l’altro ad uno sconosciuto. In cambio, avremmo diviso la vincita. Semplice perché – diversamente dalla prima e dalla seconda missione ­– offrire a qualcuno la possibilità di vincere qualcosa immediatamente, e gratis, è oggettivamente più facile che chiedere a qualcuno di regalarti qualcosa di suo. Anche se gli assicuri che sarà ricompensato.

Il problema principale è stato…

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11.07.2012

3 risposte a “La nemesi del gratta e vinci

  1. Entità sempre vigile

    Il gratta e vinci è una truffa dello Stato italiano creata per i coglio… che sono succubi della superficialità e delle false speranze promosse dai malvagi… Nessuno lo obbliga, è nella mentalità infantile, ignorante e manipolata della gente se si vendono queste TRUFFE STATALI LEGALIZZATE DALLA MALAFEDE PIù ASSOLUTA

  2. Pingback: Missione #3: “Regalare un gratta e vinci e dividere a metà” | Stiben's Blog

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