Comprare un biglietto aereo low cost? Meglio farlo 8 settimane prima

Otto settimane prima della partenza, sarebbe questo il miglior momento per acquistare un biglietto aereo low cost. È quanto risulta da una ricerca condotta da un economista giapponese che lavora presso l’Università Carlo III di Madrid, Makoto Watanabe. Il suo studio, pubblicato sull’autorevole rivista Economic Journal, potrebbe essere utilissimo a molti viaggiatori per i quali è fondamentale che il viaggio sia a basso prezzo; come confermato anche dall’Istat che, non a caso, da quest’anno ha inserito, dopo quelli europei, anche i voli low cost nazionali nel paniere per misurare il costo della vita degli italiani, sintomo di una società che non né può fare più a meno.

Che per risparmiare si debba comprare in anticipo non è certo una scoperta, chiunque usi le compagnie no frills ne è a conoscenza. Infatti, la loro politica aziendale impone di abbassare il prezzo dei ticket per incentivare le vendite, e questo accade proporzionalmente alla lontananza dalla data di partenza. Tuttavia, acquistare il biglietto con troppo anticipo può essere un cattivo investimento perché c’è sempre il rischio di cambiare programma e perdere il denaro speso. Mentre se lo si compra pochi giorni prima della partenza si rischia di trovare prezzi proibitivi. E allora, come bisogna muoversi per trovare le offerte migliori?

Ci sono due modi per risparmiare, secondo l’economista giapponese: per prima cosa, bisogna sapere che il “periodo” ideale per comprare un biglietto aereo è farlo con otto settimane d’anticipo. L’altro accorgimento da mettere in pratica è la scelta del momento dell’acquisto: è importante optare per una fascia oraria non mattutina. Le compagnie, infatti, ragionano secondo la logica che al mattino i professionisti si procurino i biglietti per viaggi di lavoro anche a prezzi alti, mentre alla sera i clienti siano persone comuni che cercano voli per altri motivi e comunque a prezzi vantaggiosi.

Verifichiamo dunque se le tariffe dei voli delle principali compagnie no frills che servono gli aeroporti siciliani funzionano in questa maniera. Cominciamo con un biglietto Windjet Palermo – Roma che costa 69,50 € il giorno stesso della partenza (22 ott.) e cambia così nelle settimane successive: 1ˆ) 29 ott. 74,59 €; 2ˆ) 5 nov. 39,59 €; 3ˆ) 12 nov. 35,59 €; 4ˆ) 19 nov. 29,59 €; 5ˆ) 26 nov. 29,59 €; 6ˆ) 3 dic. 39,59 €; 7ˆ) 10 dic. 29,59 €; 8ˆ) 17 dic. 24,60; 9ˆ) 24 dic. 39,59 €; 10ˆ) 31 dic. 35,59 €; 11ˆ) 7 gen. 29,59 €. Effettivamente in questo caso il prezzo scende progressivamente fino all’ottava settimana, 17 dicembre, per poi ricominciare a salire.

Cambiamo aeroporto e compagnia. Verifichiamo un volo Ryanair Trapani – Milano (Orio al Serio) che costa 135,71 € il giorno della partenza (22 ott.) e cambia così nelle settimane successive: per il 29 ott. 67,78 €; per il 5 nov. 26,56 €; per il 12 nov. 20,84 €; e così fino al 17 dic. 6,00 €, per poi risalire a 29,95 € e 44,62 € confermando dunque quanto sostiene l’economista. Allo stesso modo il volo Air Italy Catania – Napoli, con l’unica differenza che il prezzo più basso comincia dalla quinta settimana ma poi aumenta nuovamente dalla nona. Pertanto un consiglio: se volete risparmiare sui voli per le vacanze di Natale comprateli adesso!

Il Vincenzo Florio di Trapani cresce grazie al low cost

Negli ultimi mesi si è consolidato il trend positivo del traffico passeggeri in Italia e, non a caso, gli aeroporti che hanno evidenziato il maggior incremento, oltre ai due hub principali, sono quelli con un elevato traffico di voli low cost, secondo quanto riportato dall’Osservatorio Nazionale del Turismo. A luglio, per esempio, il Vincenzo Florio di Trapani ha segnato un aumento di 70.858 passeggeri rispetto all’anno precedente, dietro solamente a Roma Fiumicino e Milano Malpensa.

Anche lo studio Fact book 2010 dell’Iccsai (International Center For Competitiveness Studies in the Aviation Industry) rivela l’andamento positivo degli scali caratterizzati da una massiccia presenza dei low cost. La classifica dei tassi di crescita relativa al decennio 1999-2009 mostra un significativo incremento dell’aeroporto trapanese (+35%, 1.069.528 passeggeri nel 2009), fra i primi in Italia, accompagnato dal Luigi Ridolfi di Forlì e l’Orio al Serio di Bergamo. Al di là del Florio, in generale, la presenza delle compagnie no frills nel meridione è aumentata, moltiplicando il traffico di molti aeroporti (Catania, Brindisi, Bari e Napoli) e contribuendo a migliorare la mobilità.

(per il Quotidiano di Sicilia di giorno 26 ottobre, pagina 5)

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